tag:blogger.com,1999:blog-54209921785371000592024-02-16T07:37:10.856-08:00Officina Grafica IL QUADRATOCALCOGRAFIA, FOTOGRAFIA ED ELABORAZIONI FOTO-GRAFICHEUnknownnoreply@blogger.comBlogger14125tag:blogger.com,1999:blog-5420992178537100059.post-12600551556210524292021-10-20T23:32:00.001-07:002021-10-20T23:32:41.039-07:00Mostra MANIFESTI D'ARTE<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiirpXUiXIxKAHkeU97b3DTo63215zVI_ECwL1tQ2a6pAI2KzEG8DMp3-yB4ae6XB9duoZy3SkD1iLYAXZT6mvMRQMOSlrW63xPolhNMYiufuc_u-E-1p_bcfYzHnFdDiiRQmHpzfDGvLi2/s2048/CARTOLINA+GERACE+RETRO+verticale.jpg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" height="400" data-original-height="2048" data-original-width="1434" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiirpXUiXIxKAHkeU97b3DTo63215zVI_ECwL1tQ2a6pAI2KzEG8DMp3-yB4ae6XB9duoZy3SkD1iLYAXZT6mvMRQMOSlrW63xPolhNMYiufuc_u-E-1p_bcfYzHnFdDiiRQmHpzfDGvLi2/s400/CARTOLINA+GERACE+RETRO+verticale.jpg"/></a></div>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5420992178537100059.post-15951219150818920682019-12-24T09:24:00.002-08:002020-01-05T02:20:15.508-08:00GERACE Antica<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg025NNjntgdyAonfNJIq36sbT3xhdfVDRlnDv_GhF3GEBN9Z2S8NQ7A3sHoRhPu6yHH0yXND0hLi5nbtxlBUBR__tP1i1SZ2BiogvDgoSR1bhB_VG9FL-XyuQXgQADL98jYiRuIeHW3Lvg/s1600/INVITOonlineJPG.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="835" data-original-width="591" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg025NNjntgdyAonfNJIq36sbT3xhdfVDRlnDv_GhF3GEBN9Z2S8NQ7A3sHoRhPu6yHH0yXND0hLi5nbtxlBUBR__tP1i1SZ2BiogvDgoSR1bhB_VG9FL-XyuQXgQADL98jYiRuIeHW3Lvg/s640/INVITOonlineJPG.jpg" width="452" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhecM7WRkGXWqeL_GhgR2u03qg3UlxrdmrfPbBzgi9zZusE_zhPtUyO6M99IG48BU0AtK2rfNF4ZptC3cBqnVHZ7w2Wz3QiQjeeNSCWBk1eVAxYyOvvwJjH1El-KQxcM8a4mqHqu5r1wTPU/s1600/PACICHELLI+33.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1168" data-original-width="1600" height="291" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhecM7WRkGXWqeL_GhgR2u03qg3UlxrdmrfPbBzgi9zZusE_zhPtUyO6M99IG48BU0AtK2rfNF4ZptC3cBqnVHZ7w2Wz3QiQjeeNSCWBk1eVAxYyOvvwJjH1El-KQxcM8a4mqHqu5r1wTPU/s400/PACICHELLI+33.jpg" width="400" /></a></div>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgnvgjPDAfQHBPuamrn3ufHqyqGkcNamTeuL1qCvovHlFzCP0Lk1l2o_D2flM7LUzI6GCXAuPbbazSa5aZBJ_wBxG5dvURSj9JJmmi-ZHC2t25BESCYY_PB23Qfi4JkoGnFAzOvI29qoFsz/s1600/SAINT-NON-Gerace+34.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1168" data-original-width="1600" height="291" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgnvgjPDAfQHBPuamrn3ufHqyqGkcNamTeuL1qCvovHlFzCP0Lk1l2o_D2flM7LUzI6GCXAuPbbazSa5aZBJ_wBxG5dvURSj9JJmmi-ZHC2t25BESCYY_PB23Qfi4JkoGnFAzOvI29qoFsz/s400/SAINT-NON-Gerace+34.jpg" width="400" /></a><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhS-Nj6058SMWUXGZmOptFXtty9jEbqdrxJ8JxdfpPr0wqUpxjCW7tmji3uoGetK_6gMSA5yPx3T11XziKstQYpDiwymoUWbgMv5Q0TP5myXxUrJpCWjPlHkoHML9yz0-wyt0Bcc57MMujm/s1600/PAGLIAPOLI+35.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1168" data-original-width="1600" height="291" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhS-Nj6058SMWUXGZmOptFXtty9jEbqdrxJ8JxdfpPr0wqUpxjCW7tmji3uoGetK_6gMSA5yPx3T11XziKstQYpDiwymoUWbgMv5Q0TP5myXxUrJpCWjPlHkoHML9yz0-wyt0Bcc57MMujm/s400/PAGLIAPOLI+35.jpg" width="400" /></a></div>
<br />Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5420992178537100059.post-67016489359008719072011-08-10T02:12:00.000-07:002020-01-03T06:54:30.277-08:00CALCOGRAFIA E MANDALA GRAFICO<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfwOdoKo0fE9_tKajFaYF2B7m-nEhx79V2fCs9FJBWVT5Xej_PQ3m79SeEnrpPRRlbIv_oJouNTkd2Xj_l02JQeXgI9VNN_jZqUahItKncTTo-QI-EDB9qR4sy5EQfpSKDkvwqlHNKcg8y/s1600/tondone.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5480329373821334610" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfwOdoKo0fE9_tKajFaYF2B7m-nEhx79V2fCs9FJBWVT5Xej_PQ3m79SeEnrpPRRlbIv_oJouNTkd2Xj_l02JQeXgI9VNN_jZqUahItKncTTo-QI-EDB9qR4sy5EQfpSKDkvwqlHNKcg8y/s400/tondone.JPG" style="cursor: hand; display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 398px;" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUHZBcWxYwv7UeiiOLw-o8CGfLwcbaavlsdXzlB7lq6TLVJeqVG-Pl1S8t3Hx3nLBiigcFOTkl1YxVRFnXZCnadCe4j1_gD4HTWE1Ox65pXpyAy20GgKyJrmRO4x7GyOwy3OVrP3njAS1Z/s1600/segni.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5480329174253978146" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUHZBcWxYwv7UeiiOLw-o8CGfLwcbaavlsdXzlB7lq6TLVJeqVG-Pl1S8t3Hx3nLBiigcFOTkl1YxVRFnXZCnadCe4j1_gD4HTWE1Ox65pXpyAy20GgKyJrmRO4x7GyOwy3OVrP3njAS1Z/s200/segni.JPG" style="cursor: hand; display: block; height: 200px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 80px;" /></a><b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: 130%;">PIRANESI L'INFORMATICA E I SEGNI</span></b><br />
<b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">PIRANESI</span></b><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">In un laboratorio calcografico che si rispetti l’incisore oggi lavora con il computer, oltre che con il bulino e la tarlatana. Anche Piranesi - se fosse visssuto ai giorni nostri - si sarebbe servito di un personal per l’ideazione delle sue Carceri. L’analisi che segue riguarda un mandala calcografico, inciso su 5 lastre di zinco e realizzato in parte con la tecnica dell’acquaforte, in parte con acquatinta diretta in acido nitrico e in parte con cera molle. Queste tecniche hanno prodotto segni diversissimi dei quali per il momento non ci occuperemo. Bisogna anche fare una premessa: i procedimenti a cui facciamo riferimento richiedono fasi lunghissime e tempi conseguenti, per cui siamo costretti a sintetizzare al massimo le procedure. Dopo che le lastre sono state morsurate si è proceduto alla stampa dei singoli pezzi del mandala. E’ stato individuato un colore scuro, tale da evidenziare bene le differenze tra le parti incise sugli zinchi. La stampa, tramite la pressione calibrata dei meccanismi del torchio sul piano ove erano sistemate - di volta in volta - le singole lastre, ha tradotto abbastanza fedelmente sulla carta i segni tracciati dall’incisore e resi corposi, con gli spessori dell’inchiostro, dall’intervento demolitore dell’acido. E’ stata eseguita la prima prova di stampa. I fogli di carta sono stati ritagliati secondo le forme assegnate e la ricomposizione formale del mandala è stata completata (foto n. 1). Fino a questo punto anche Piranesi avrebbe seguito la stessa trafila: le operazioni che seguono, invece, rappresentano una assoluta novità per l’incisore.</span><br />
<b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">INFORMATICA</span></b><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Una alla volta le cinque stampe sono state fotografate con una camera digitale, i dati raccolti sono stati immessi nel computer e le immagini sono state elaborate, scontornando le singole parti del mandala e ricomponendole nella giusta sequenza. Il mandala reale ha un diametro di circa 100 cm., lo spazio utile in cui sistemare (rivista) la riproduzione misura invece 16 cm.: questa marcata sproporzione, resa più evidente dalla stampa tipografica, avrebbe impedito una buona osservazione dei segni, nella loro complessa diversità tipologica. D’altra parte non potendo stampare l’immagine a grandezza naturale, è stato necessario inventare un sistema per correggere questa sproporzione e, in un certo senso, mediare con un compromesso l’intera questione. Le immagini, riprese dalla fotocamera con una definizione in grado di dare anche i grigi, sono state trasformate in immagini al tratto, con bianchi e neri, senza toni intermedi: in questo modo la riduzione dimensionale del mandala, dall’immagine reale di 100 cm. a quella tipografica di 16, ha scontato una minore penalizzazione. In più abbiamo scoperto che invertendo le immagini, cioè rendendo i bianchi neri e viceversa, e posizionando il tutto su di una base circolare nera, è stato creato quasi un mandala nuovo. Non abbiamo raggiunto lo scopo di riprodurre tipograficamente la stampa calcografica originale, perché - si è visto - era impossibile per ragioni tecniche, nel senso che l’immagine sarebbe risultata illeggibile: a riprova della nostra teoria è stata riprodotta (foto n. 2), a grandezza quasi naturale e con tutte le sue tonalità coloristiche, una piccola parte di uno dei pezzi del mandala. Si può, infine, concludere che è stata sì stampata un’opera grafica originale ma che non può essere considerata una stampa calcografica vera e propria.</span><br />
<b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">SEGNI</span></b><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Citando nuovamente Piranesi dobbiamo invidiare la sua straordinaria capacità di perfezione manuale: non mancherà occasione successivamente di trattare anche questo aspetto: ora ci limitiamo a ribadire che l’informatica, nelle mani di un incisore, è un nuovo strumento di creatività artistica. Uno strumento affascinante e pericoloso, che richiede competenza tecnica (e quella la si acquista, lavorando e/o anche in modo non corretto!) ma soprattutto un sostrato etico indispensabile per resistere alle tentazioni della manipolazione fine a se stessa o, peggio, sottomessa a imbrogli di mercato. Un’opera realizzata con l’ausilio di mezzi informatici va dichiarata in quanto tale, senza ambigue formule descrittive. Ha, certo, un valore poiché è il frutto del lavoro di un incisore (cioè, di un artista): è stata prodotta con una mano un po’ particolare (usando il mouse o la tavoletta grafica) e quindi merita attenzione. Non meritano rispetto, al contrario, coloro che - da pseudoartisti - disegnano un qualcosa e, approfittando delle possibilità che oggi l’informatica concede a chi ne utilizza furbescamente gli strumenti, lo riproducono in più copie tipografiche, vendendolo poi come serigrafia, litografia o acquaforte.</span>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5420992178537100059.post-24159624994488583972011-07-12T06:38:00.000-07:002020-01-03T06:55:43.096-08:00CALCOGRAFIA - MANDALA N. 1/1976<div align="left">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgwdYO0rVUMhKnjAUaNpFR_tGRZEeEKjx-S8hXHCf-gAltK6WQopPsv6ytzCFTL_8mniznJ0AimGt94dI2a5Ho1WIaeyD9TImbKg6xnqhYxkej-ZamcwyIVGEWJOkGRHfKE3-Yd9SI6KepQ/s1600-h/1mandMARCoffic.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5192806534551862930" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgwdYO0rVUMhKnjAUaNpFR_tGRZEeEKjx-S8hXHCf-gAltK6WQopPsv6ytzCFTL_8mniznJ0AimGt94dI2a5Ho1WIaeyD9TImbKg6xnqhYxkej-ZamcwyIVGEWJOkGRHfKE3-Yd9SI6KepQ/s320/1mandMARCoffic.JPG" style="cursor: hand; display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center;" /></a><span style="color: black;"><b> </b></span><span style="font-family: "georgia";"><span style="color: black; font-size: 180%;"><b>MANDALA N. 1</b></span> </span><br />
<span style="font-family: "georgia";">Acquaforte PdA firmata Filippo Patella</span><span style="font-family: "georgia";"><span style="color: #3366ff;"><b> </b></span></span><br />
<span style="font-family: "georgia";"><span style="color: #3366ff;"><b>SCHEDA TECNICA</b><br />- ANNO: 1976.<br />- MATRICE: Lastra circolare di zinco, diametro 190mm.<br />- CARTA: Fabriano per incisione (visibile in filigrana), dimensioni 350x350mm.<br />- TECNICA: Acquaforte+cera molle+acquetinte varie.<br />- INCHIOSTRI: Charbonnel.<br />- PROGETTAZIONE: Presso Officina Grafica IL QUADRATO, Gioia del Colle.<br />- STAMPA: Stamperia La Colonna, Bari.<br />- TIRATURA: 1/30 30/30 + 7 PdA.<br />- ESEMPLARE PdA (Prova di Autore).</span> </span><br />
<span style="font-family: "georgia";">IL MANDALA SUINDICATO E' IL PRIMO DI UNA RICERCA </span><span style="font-family: georgia;">- ORA PIU' CHE QUARANTENNALE - CHE IN GRAFICA, </span><span style="font-family: georgia;">PITTURA E MOSAICO STO CONDUCENDO SUI MANDALA.</span></div>
<div align="left">
<span style="font-family: "georgia";">CIRCA LE TEMATICHE RIGUARDANTI I MANDALA </span><span style="font-family: "georgia";">E LE MIE RICERCHE VISITARE I BLOG </span><a href="http://filippomariapatella.blogspot.com/"><span style="font-family: "georgia";">FILIPPO MARIA PATELLA</span></a><span style="font-family: "georgia";"> e </span><a href="http://mandalartgm.blogspot.com/"><span style="font-family: "georgia";">MANDALARTGM</span></a><span style="font-family: "georgia";">.</span></div>
<div align="left">
<span style="font-family: "georgia";">L'incisione mostra in alto a sinistra il timbro a secco </span><span style="font-family: georgia;">dell'Officina Grafica </span><br />
<span style="font-family: georgia;">IL QUADRATO che certifica </span><span style="font-family: georgia;">l'autenticità dell'opera.</span></div>
<div align="left">
<span style="font-family: "georgia";">Sul retro il timbro dell'Associazione Incisori Pugliesi, </span><span style="font-family: georgia;">all'epoca attiva in Bari.</span></div>
<div align="left">
<span style="font-family: "georgia";">A parte viene fornito il certificato di garanzia </span><span style="font-family: georgia;">firmato personalmente dall'autore.</span></div>
<div align="left">
<span style="font-family: "georgia";">Per informazioni </span><a href="mailto:off_graf_ilquadrato@mediartgm.it"><i><span style="color: #3366ff; font-family: "georgia";">off_graf_ilquadrato@mediartgm.it</span></i></a></div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5420992178537100059.post-63633177136572683532010-06-09T07:19:00.000-07:002020-01-03T06:55:54.120-08:00TESTI - GRAFICA, INTERNET E...<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1T4ik4fePMoAFJW7DTTMyKhV16rI5wh5A1ZzTpW2m08aX6kihYjOyk-vWuB9kUt-TnZK6PxCZzzU6jOlHsK136dxMRlTg_MZ4c-Tac-varxliX5srBnpX2remEoh6mc1PGgNHQZz33DWw/s1600/TUNNEL.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5480780647278601202" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1T4ik4fePMoAFJW7DTTMyKhV16rI5wh5A1ZzTpW2m08aX6kihYjOyk-vWuB9kUt-TnZK6PxCZzzU6jOlHsK136dxMRlTg_MZ4c-Tac-varxliX5srBnpX2remEoh6mc1PGgNHQZz33DWw/s200/TUNNEL.JPG" style="cursor: hand; display: block; height: 200px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 145px;" /></a><span style="font-family: "georgia";"><span style="font-size: 130%;"><strong>Internet, mutazioni e...</strong></span></span><br />
<span style="font-family: "georgia";">Le tecnologie digitali unite alla telematica stanno agendo </span><span style="font-family: "georgia";">come fattore di rapido e radicale mutamento nella fruizione </span><span style="font-family: "georgia";">del patrimonio artistico.</span><br />
<span style="font-family: "georgia";">Oggi è possibile navigare tra migliaia di siti che ci danno </span><span style="font-family: "georgia";">informazioni sui musei e sugli artisti di tutto il mondo, </span><span style="font-family: "georgia";">ci permettono di vedere immagini di opere e di leggere schede </span><span style="font-family: "georgia";">sulla storia dell’arte. </span><br />
<span style="font-family: "georgia";">Siamo sulla soglia di una mutazione estetica: </span><span style="font-family: "georgia";">non è solo una questione di accesso virtuale e/o di consultazione </span><span style="font-family: "georgia";">del patrimonio artistico. </span><br />
<span style="font-family: "georgia";">La tecnologia di teletrasmissione digitale </span><span style="font-family: "georgia";">prefigura le condizioni di creazioni di opere ubiquitarie: </span><span style="font-family: "georgia";">attori distanti in un tempo unitario e in più luoghi </span><span style="font-family: "georgia";">virtualmente integrati.</span><br />
<span style="font-family: "georgia";">Il set virtuale diviene lo spazio di espressione principale </span><span style="font-family: "georgia";">dell’epoca globale. Ubiquizzazione dell’azione comunicativa, </span><span style="font-family: "georgia";">della scena interattiva, dell’interazione sociale tra attori lontani.</span><br />
<span style="font-family: "georgia";">Ma, la visione diretta dell’opera d’arte non sarà mai surrogabile </span><span style="font-family: "georgia";">veramente da alcun strumento di teletrasmissione </span><span style="font-family: "georgia";">non fosse altro per il fatto, forse banale ma decisivo,</span><br />
<span style="font-family: "georgia";">che l’esperienza estetica implica e presuppone un radicamento </span><span style="font-family: "georgia";">e una percezione del contesto geografico, urbanistico e umano </span><span style="font-family: "georgia";">che le sta intorno.</span><br />
<span style="font-family: "georgia";">I luoghi virtuali essiccano la potenza espressiva che le opere </span><span style="font-family: "georgia";">hanno - di fatto - nelle botteghe e nelle officine degli artisti.</span>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5420992178537100059.post-79264486118023544222010-06-08T03:22:00.000-07:002020-01-03T06:57:08.724-08:00TESTI - GRAFICA PURA<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiFMbcvhmddH5NZnAjUCdFv12VwNt3az5H9umnsbwGchdzFUD2nBxGI1raaXiJSwfFD0tTHZZg6isecwcFDguU9MSuGF4YZBfOM4pZF1fqATYSClT8Ly4j1Vu5JyZJxNt6XWyH5t5M0BVeh/s1600/PALLA.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5480348613995923938" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiFMbcvhmddH5NZnAjUCdFv12VwNt3az5H9umnsbwGchdzFUD2nBxGI1raaXiJSwfFD0tTHZZg6isecwcFDguU9MSuGF4YZBfOM4pZF1fqATYSClT8Ly4j1Vu5JyZJxNt6XWyH5t5M0BVeh/s200/PALLA.JPG" style="cursor: hand; display: block; height: 200px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 164px;" /></a><br />
<div>
<div>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhsRkZBFacJL_nGgjA76DIBBTN1lZm7QkiWpsWC4KjJKEdwAWqfJU61rRN-VvrvpwYQokv5nyMdc5YGXEiYjS6Uxh3Fool938zYpCmBwlamXNiNQnfOQbe7r3mo7RkyRHdp2k474YPApnKV/s1600/RAGGIO.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5480347420353264242" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhsRkZBFacJL_nGgjA76DIBBTN1lZm7QkiWpsWC4KjJKEdwAWqfJU61rRN-VvrvpwYQokv5nyMdc5YGXEiYjS6Uxh3Fool938zYpCmBwlamXNiNQnfOQbe7r3mo7RkyRHdp2k474YPApnKV/s400/RAGGIO.JPG" style="cursor: hand; display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 330px;" /></a></div>
<div>
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: 130%;"><strong>GRAFICA PURA</strong></span></div>
<div>
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">"Trasformare tre dimensioni in due è per me un’esperienza magica, </span><span style="font-family: georgia, 'times new roman', serif;">durante la quale per un momento io colgo </span><span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">quella quarta dimensione </span><span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">che tutto il mio essere brama.</span><br />
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Quello che mi aiuta è la compenetrazione dello spazio... </span><br />
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">La luce mi giova in notevole misura... </span><br />
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">E il colore: ...per penetrare più profondamente nell’oggetto. </span><br />
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il colore ha deciso fino a un certo grado la mia visione..., </span><span style="font-family: georgia, 'times new roman', serif;">ma è subordinato alla vita</span><br />
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">e soprattutto alla trattazione della forma. </span><br />
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Troppa insistenza sul colore a spese della forma - </span><span style="font-family: georgia, 'times new roman', serif;">e il risultato si avvicina all’arte applicata".</span><br />
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">"Colori puri e toni spezzati devono essere adoperati insieme, p</span><span style="font-family: georgia, 'times new roman', serif;">oiché si integrano a vicenda..."</span><br />
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">(E’ qui che) vedevo William Blake, </span><span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">questa nobile rivelazione </span><span style="font-family: georgia, 'times new roman', serif;">dello spirito inglese: "abbi fiducia nelle cose" diceva, </span><span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">"non ti lasciare </span><span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">intimidire dallo spavento del mondo.</span><br />
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Tutto è ordinato e determinato e deve compiere il suo destino...".</span></div>
<div>
<span style="color: black; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: 85%;">(Max Beckmann, da Brief im Kriege, Berlin 1916, Aus unveröffentlichten Briefen Neue Zeitung 1951, Bekenntnis, Berlin 1920, e in Werk Zurich).</span></div>
</div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5420992178537100059.post-70493573668893067772010-06-08T02:58:00.000-07:002020-01-03T06:59:18.209-08:00TESTI - GRAFICA E ARCHIGRAFIA<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhh0EcVD4JfGMSGUPm_DmEId7m32N3USO5-0tTgzGQnOOM9Zin9lrWEeKdZ9x_I9G_vy26Tt0S7XLpRhhRE0kPDFT1YeqYTv6Fu0dSfgFq629Nl7MlccgavxOVk-SSzRDXQX6OGxnaorIOk/s1600/archigrafia.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5480340776095276306" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhh0EcVD4JfGMSGUPm_DmEId7m32N3USO5-0tTgzGQnOOM9Zin9lrWEeKdZ9x_I9G_vy26Tt0S7XLpRhhRE0kPDFT1YeqYTv6Fu0dSfgFq629Nl7MlccgavxOVk-SSzRDXQX6OGxnaorIOk/s320/archigrafia.JPG" style="cursor: hand; display: block; height: 320px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 230px;" /></a><strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: 130%;">ARCHIGRAFIA</span></strong><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">La grafica interviene sugli elementi architettonici e trasforma </span><span style="font-family: georgia, 'times new roman', serif;">gli spazi costruiti in un momento di comunicazione.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">C’è un’area della progettazione (nella quale intervengono </span><span style="font-family: georgia, 'times new roman', serif;">sia competenze culturali bidimensionali sia discipline compositive </span><span style="font-family: georgia, 'times new roman', serif;">di carattere tridimensionale) che non sempre è oggetto di analisi </span><span style="font-family: georgia, 'times new roman', serif;">e di attenzione critica proprio per la sua marginalità</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">rispetto ai grandi modelli di comportamento progettuale: </span><span style="font-family: georgia, 'times new roman', serif;">questa area comunicativa è l’archigrafia, cioè quando la grafica </span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">interviene in modo forte, </span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">trasformando anche</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">architettonicamente </span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">i supporti, i materiali, </span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">le pareti. </span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Forse è meglio parlare di supergrafica, cercando di avvicinarla </span><span style="font-family: georgia, 'times new roman', serif;">sempre di più a una teoria e pratica di disegno industriale, </span><span style="font-family: georgia, 'times new roman', serif;">con queste specificità progettuali: la soluzione volumetrica, </span><span style="font-family: georgia, 'times new roman', serif;">la permanenza dell’oggetto comunicativo, </span><span style="font-family: georgia, 'times new roman', serif;">la stretta complementarietà tra forma e contenuto, </span><span style="font-family: georgia, 'times new roman', serif;">tra esterno ed interno, la spettacolarità progettuale </span><span style="font-family: georgia, 'times new roman', serif;">di tipo contestuale. </span><br />
<span style="font-family: georgia, 'times new roman', serif;">In effetti è un problema di contesto, </span><span style="font-family: georgia, 'times new roman', serif;">di progettazione ambientale; contesto nel suo significato </span><span style="font-family: georgia, 'times new roman', serif;">storico-geografico, quindi strettamente connesso alle tradizioni </span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">e alle convenzioni culturali. </span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">L’architetto tradizionale molto spesso </span><span style="font-family: georgia, 'times new roman', serif;">non è capace di fare questa operazione di ristrutturazione, </span><span style="font-family: georgia, 'times new roman', serif;">di riprogettazione: dovrebbe intervenire </span><span style="font-family: georgia, 'times new roman', serif;">su una testimonianza storica preesistente e non sa adeguare </span><span style="font-family: georgia, 'times new roman', serif;">le sue forti connotazioni strutturali ad una semplice esigenza </span><span style="font-family: georgia, 'times new roman', serif;">funzionale di tipo comunicativo.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><strong><em><span style="font-size: 85%;">In alto pagina della rivista ART GM (Anno III, N. 3, pag. 32)</span></em></strong></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: 85%;">- (a sinistra) Lettere di un alfabeto, liberamente basato su la Danza della Morte di Hans Holbein, stampato nel 1538 a Lione da Melchior e Gaspar Trechsel.</span></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: 85%;">- (in alto) Lettera A, di autore anonimo statunitense, relativa ad un alfabeto progettato nel secolo diciannovesimo. </span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: 85%;">- (in basso) Lettera R, estrapolata dal Nejw Kunstliches Alphabet di Johann Theodor de Bry, stampato a Francoforte sul Meno nel 1595. </span>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5420992178537100059.post-66857770340360942622010-06-08T02:43:00.000-07:002020-01-03T06:59:43.200-08:00TESTI - GRAFICA E ARTE TOTALE<strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: 130%;">L'OPERA TOTALE NASCE DALLA GRAFICA</span></strong><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Anche se Piranesi è considerato tra i più grandi esponenti dell’incisione calcografica - e di quella topografica, in particolare - la sua formazione da architetto e l’interesse per l’architettura lo fanno considerare un grande architetto. Sebbene abbia ricevuto solo due importanti commissioni come architetto, Piranesi per tutta la vita ebbe l’ambizione di riformare la progettazione dell’architettura settecentesca. Questa intenzione si manifestò in tutte le sue attività, sia come vedutista ed incisore di singolari fantasie architettoniche, sia come archeologo <em>ante litteram</em> e inesauribile restauratore di memorie dell’antichità oltre che in tutte le sue vivaci pubblicazioni. Piranesi, pertanto, fu prima di tutto un grafico - ma anche e sempre - si ritenne architetto.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Lyonel Feininger, Johannes Itten, Wassily Kandisky, Paul Klee, Laszlo Moholy-Nagy, Georg Muche, Osskar Schlemmer, Lothar Schreyer, quasi tutti pittori, ingaggiati nel 1919 da Walter Gropius per insegnare nella Bauhaus. Tutti adopereranno in modo molto intenso l’officina grafica e la tipografia della scuola per sperimentare insieme le nuove tendenze artistiche del momento e per trovare un linguaggio comune sul quale poter basare l’identità della nuova e rivoluzionaria scuola di arti e mestieri. Le nuove macchine tipografiche in dotazione appunto all’officina grafica daranno molte opportunità di tradurre concretamente la tanto citata simbiosi tra artigianato e arte, tra tecnica industriale e creazione formale, che sarà uno dei fondamenti del manifesto della Bauhaus. Sfatiamo il reiterato malinteso secondo cui la scuola di Gropius sia stata quasi esclusivamente una specie di accademia di architettura e design industriale: fu invece un centro sperimentale per l’arte, la tessitura, la fotografia, il teatro, la scultura, la psicologia e la pedagogia e, <em>last but not least</em>, proprio l’arte grafica. Su questa concezione si struttura l’unità di tutti i settori artistici che sfocia in un’opera d’arte totale: nel caso nostro Walter Gropius individuò il suo <em>Einheitskunstwerk</em> proprio nell’architettura, in senso esteso.</span>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5420992178537100059.post-36054102508236756822008-04-21T01:50:00.000-07:002020-01-03T07:00:05.646-08:00EDITORIA D'ARTE - ART GM Anno I Numero 0 La Tour de Pagliapoli<div align="left">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMMHyc_za6tGrvItyY6Xasvx8N-b0-FeDpUPNTLWhDjtgRX5nFswYmmKnTfxlb8RZO4_HUeEA2WyX-3Lplz2-daKiSfTDm6VOo__T-DUkI94c8MoRZhJQje5c7ujyac76uPlbjTBiQgr2X/s1600-h/pagliofficina.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5191619556264173938" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMMHyc_za6tGrvItyY6Xasvx8N-b0-FeDpUPNTLWhDjtgRX5nFswYmmKnTfxlb8RZO4_HUeEA2WyX-3Lplz2-daKiSfTDm6VOo__T-DUkI94c8MoRZhJQje5c7ujyac76uPlbjTBiQgr2X/s400/pagliofficina.JPG" style="cursor: hand; display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center;" /></a><span style="color: #3366ff; font-family: "lucida grande"; font-size: 180%;"><strong></strong></span></div>
<img alt="" border="0" height="320" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5481060050096671794" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3EzO0OrUppcS4JYuG66BN-Ojd0gU-w2kQZGxuhXbH-B-4_YUIejkN1X3O13PPdQhbgr0riwH7uhzn6xO-ADTf3VjhJRG10bbSCbe9ZVH0XSiIwYobLMPKr9qP2U9rXn7hMTM9iL2Itx1D/s200/ABATINO1.JPG" style="display: block; height: 320px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 186px;" width="186" /><span style="color: #3366ff; font-size: 180%;"><strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">ART <em>GM </em></span></strong></span><br />
<div align="justify">
<span style="color: #3366ff;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: 130%;"><em>Arte, Grafica e Mosaico</em></span></span><br />
<span style="color: #3366ff; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Anno I, Numero 0, 1°Semestre 1998</span></div>
<div align="left">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><em><strong>La Tour de Pagliapoli</strong></em></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Il numero 0 di ART GM presenta la ricostruzione della storia (dei luoghi e degli abitanti) di una torre costiera della Locride (sita ai bordi della Statale 106, bivio Portigliola) attraverso un esame tecnologico-strutturale di una stampa settecentesca tratta dallo straordinario <em>Voyage pittoresque ou description des Royaumes de Naples et de Sicile</em> di Saint-Non. L'acquaforte è stata esaminata da vari punti di vista, tecnico, storico, letterario, sociologico, con un ricchissimo patrimonio iconografico che, oltre alla copia della stampa originale, presenta 5 piantine, 17 disegni, 2 fotografie della torre in tempi diversi (1998, 1903 quella qui riprodotta), 2 grandi tavole tratte dalla <em>Encyclopedie</em> di Diderot e D'Alembert: un concentrato di alto valore culturale nel numero 0 di una rivista unica nel suo genere.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="color: #3366ff;">- ART GM - Arte, Grafica e Mosaico - La Tour de Pagliapoli - Anno I, Numero 0, 1°Semestre 1998.<br />
- ART GM EDIZIONI (MEDIARTGM) - Officina Grafica IL QUADRATO.<br />
- Per informazioni dettagliate sul marchio ART GM visitare il blog </span><span style="color: #3366ff;"><a href="http://mediartgm.blogspot.com/">MEDIARTGM</a></span></span></div>
<div align="left">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="color: #3366ff;">- Stampa tipografica presso Arti Grafiche Rubbettino, Soveria Mannelli.<br />
- Edizione unica di 337 esemplari numerati a mano + 37 fuori commercio con acquaforte originale (esaurite).<br />
- 32 pagine formato A4, carattere bodoni, b&n.<br />
<strong>SOMMARIO</strong>: <em>La Torre di Pagliapoli</em>; <em>Calcografia & Acquaforte</em>; <em>Vue de la Tour de Pagliapoli, & du Golfe où etait située l'ancienne ville des Locriens Epizephiriens</em>; <em>Voyage Pittoresque ou description des Royaumes de Naples et de Sicile</em>; <em>La Torre di Gerace detta Torre dei Corvi</em> di Giuseppe Abatino; <em>Il Faro della Locride</em>; <em>Veduta della torre di Pagliapoli</em>; <em>Torre di Gerace</em> di Edward Lear.</span><br />
Sono disponibili esemplari dal n. 151/337 al n. 175/337.</span></div>
<div align="left">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Per informazioni e la disponibilità </span><a href="mailto:off_graf_ilquadrato@mediartgm.it"><em><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">off_graf_ilquadrato@mediartgm.it</span></em></a></div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5420992178537100059.post-52639990782856859112008-04-19T01:03:00.000-07:002020-01-03T07:01:33.926-08:00STAMPE TIPOGRAFICHE - LOCRIDE<div align="left">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg99_CrME1okXrnYBarbm_1h5paL1zP7TU-32eEoR_9dbeHeluk9SkYdd5fCs-hNgl3Wc4fGHmUDzRmf4mU2-Gtd4wVgnBksNtnRExhNhcMpIByFm5c5jmxIHctkdVAGXRbqneP292oYjZd/s1600-h/marcPERPET-3.JPG"><span style="font-family: "lucida grande";"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5190868860405342418" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg99_CrME1okXrnYBarbm_1h5paL1zP7TU-32eEoR_9dbeHeluk9SkYdd5fCs-hNgl3Wc4fGHmUDzRmf4mU2-Gtd4wVgnBksNtnRExhNhcMpIByFm5c5jmxIHctkdVAGXRbqneP292oYjZd/s400/marcPERPET-3.JPG" style="cursor: hand; display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center;" /></span></a><span style="color: #3366ff; font-family: "georgia"; font-size: 180%;"><strong>LOCRIDE</strong></span></div>
<div align="left">
<span style="font-family: "georgia"; font-size: 130%;">RARO CALENDARIO PERPETUO<br />LE TORRI COSTIERE IN PROVINCIA </span><span style="font-family: georgia; font-size: 130%;">DI REGGIO CALABRIA</span></div>
<div align="left">
<span style="font-family: "georgia";"><span style="font-size: 130%;">1° SERIE</span>...Si vuole che il 1° Gennaio dell'anno I d.C. sia stato un sabato. Per trovare il giorno della settimana corrispondente ad una qualsiasi data, occorrerebbe calcolare il numero di giorni trascorsi dal 1° Gennaio dell'anno I fino alla data indicata.<br />...Per evitare questa lunga ricerca è stato immaginato il Calendario perpetuo, i cui tre quadri, formati secondo dati rigorosamente esatti, permettono - seguendo le norme in appresso indicate - di trovare immediatamente il giorno cercato.<br />...Le Torri Costiere hanno scandito il trascorrere dei secoli. </span></div>
<div align="left">
<span style="font-family: "georgia";">I terremoti, l'incuria e le trasformazioni le hanno decimate. </span></div>
<div align="left">
<span style="font-family: "georgia";">Ne restano pochissime nella Provincia di Reggio Calabria. </span></div>
<div align="left">
<span style="font-family: "georgia";">Nella 1°Serie sono state raffigurate 3 Torri presenti nella Locride.<br /><strong><span style="color: #3366ff;">TORRE CAMILLARO</span></strong>, Marina di Caulonia.<br /><strong><span style="color: #3366ff;">TORRE GALEA</span></strong>, Marina di Gioiosa Jonica.<br /><strong><span style="color: #3366ff;">TORRE DI GIOIOSA</span></strong>, Marina di Gioiosa Jonica.<br />Ogni torre ha una sua scheda con l'ubicazione, la tipologia, lo stato, etc.<br />PANNELLO GRAFICO (PROGETTATO DALL'OFFICINA GRAFICA IL QUADRATO - ART GM EDIZIONI - 1999) A TIRATURA LIMITATA DI 500 ESEMPLARI NUMERATI A MANO. </span><span style="font-family: "georgia";"><strong><span style="color: #3366ff;">ESEMPLARE N. 400.</span></strong><span style="color: #cc0000;">SONO DISPONIBILI ESEMPLARI DAL 400/500 AL 450/500.</span><br />Per informazioni sul marchio ART GM EDIZIONI visitare il blog </span><a href="http://mediartgm.blogspot.com/"><span style="font-family: "georgia";">MEDIARTGM</span></a><span style="font-family: "georgia";">.</span></div>
<div align="left">
<span style="font-family: "georgia";">DIMENSIONI 297x420mm., cartoncino semirigido, 7 fotografie originali in b&n, timbro a secco di garanzia la cui presenza (quadrato in alto a sinistra) impedisce eventuali tentativi di contraffazione tipografica.<br />Verrà fornito anche il certificato ufficiale di autenticità e garanzia fornito dall'Officina Grafica Il Quadrato.<br />PANNELLO GRAFICO UNICO NEL SUO GENERE, NAVIGARE ONLINE PER RENDERSENE CONTO...<br />Per informazioni </span><a href="mailto:off_graf_ilquadrato@mediartgm.it"><em><span style="color: #3366ff; font-family: "georgia";">off_graf_ilquadrato@mediartgm.it</span></em></a></div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5420992178537100059.post-56953861326936899982008-04-06T02:59:00.000-07:002020-01-03T07:03:55.301-08:00STAMPE TIPOGRAFICHE - SIDERNO SUPERIORE<div align="left">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9qVR427Vgjtv7Y2Lz-noXxBZbbHb0057EEvsOVayzotuoslikkWgt-a-LMle6-pI5H2mzLyGQCSPaqGH_YM58Z17O8pc5836JXLTZ7oB3VLD_vRyiBrIYV5SPluFQWplJaebRpSYUezHr/s1600-h/sidernoffgraf.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5190891400393711938" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9qVR427Vgjtv7Y2Lz-noXxBZbbHb0057EEvsOVayzotuoslikkWgt-a-LMle6-pI5H2mzLyGQCSPaqGH_YM58Z17O8pc5836JXLTZ7oB3VLD_vRyiBrIYV5SPluFQWplJaebRpSYUezHr/s400/sidernoffgraf.JPG" style="cursor: hand; display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center;" /></a> <img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5190890966602015010" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3WPryBY9HMdKa9K7AESRNoDXuBOXczaxeH9BtUlaGdHVON1Hhbf9UlEK22k-Rf9O7Sv8p5RoCNhm4OGla-N897NYF7Xsvl6S6eAm9WIM3IgR-eDil2OMlvL3kPpfQ6Wf8kE2T3WKENdX_/s200/sidsuperMARCHIO.JPG" style="cursor: hand; display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center;" /><span style="font-family: "georgia";"><span style="color: #3366ff;"><span style="font-size: 130%;"><strong>PIANTA DI SIDERNO SUPERIORE & VEDUTA </strong></span></span><span style="color: #3366ff;"><span style="font-size: 130%;"><strong>DEI LUOGHI </strong></span><span style="font-size: 130%;"><strong>E DEI MANUFATTI ANTICHI </strong></span></span></span><span style="font-family: "georgia";"><span style="font-size: 130%;"><strong><span style="color: #3366ff;">PIÙ RAGGUARDEVOLI</span></strong></span>Attraverso le immagini degli antichi palazzi, delle chiese e dei luoghi più caratteristici di Siderno Superiore, e attraverso la visione della pianta cartografica, nei meandri di strade e vicoli, viene riportata alla luce e conservata la memoria storica del passato con i suoi splendori ormai dimenticati e le vicende comunali ancora vive e attuali. </span><br />
<span style="font-family: "georgia";">L’Officina Grafica IL QUADRATO ha realizzato un progetto culturale di parte: le fotografie sono recenti, eseguite in tempi diversi e - a causa dei limiti del medium adoperato - non hanno la pretesa di voler riprodurre la realtà. </span><br />
<span style="font-family: "georgia";">I testi sono essenziali e rimandano alle ricerche degli storici locali. </span><br />
<span style="font-family: "georgia";">La pianta cartografica è aggiornata relativamente. </span><br />
<span style="font-family: "georgia";">Eventuali errori e/o imperfezioni rientrano nella tipologia delle elaborazioni fotografiche. </span><br />
<span style="font-family: "georgia";">L’intento concettuale fondante è stato quello di rappresentare globalmente la realtà storica di una comunità calabrese, mediante i segni significativi impressi nel suo territorio: segni riprodotti in veste tipografica e che sono anche elementi chiarificatori dei processi storici, </span><span style="font-family: "georgia";"><span style="color: black;">economici, sociali ed umani. (ved. FOTO 1)</span><span style="color: #3366ff;">ART GM EDIZIONI (MEDIARTGM) - Officina Grafica IL QUADRATO - Siderno 2000.</span><br /><span style="color: red;"><span style="color: #3366ff;"><em>Per maggiori informazioni sul marchio ART GM EDIZIONI visitare il blog <a href="http://mediartgm.blogspot.com/">MEDIARTGM</a>.</em></span></span> </span><br />
<div align="left">
<span style="color: red;"><span style="color: #3366ff; font-family: "georgia";">Stampa tipografica presso Arti Grafiche Rubbettino, Soveria Mannelli.<br />Cartoncino semilucido. Dimensioni 500x700mm. B&n.<br />Edizione unica di 300 esemplari numerati a mano + 30 fuori commercio (esaurite).<br />54 luoghi di Siderno Superiore descritti nel testo esplicativo.<br />46 fotografie di formato diverso.<br />3 quadri sinottici con i relativi riferimenti iconografici.<br />1 medaglione cartografico (ved. FOTO 2).<br />Rosa dei venti e scala 1:2000.<br />Timbro a secco (in alto, a sinistra, fuori della cornice grafica) dell'Officina Grafica IL QUADRATO che attesta l'autenticità della stampa.</span></span><span style="font-family: "georgia";"><span style="color: #3366ff;">Certificato di garanzia dell'Officina Grafica IL QUADRATO con fotocopia facsimile della stampa.</span><span style="color: black;">Sono disponibili esemplari dal n. 141/300 al n. 169/300 che sono in vendita online in Italia, nelle Americhe, in Australia e nell'Unione Europea. </span></span></div>
<div align="left">
<span style="color: black; font-family: "georgia";">Per dettagli e informazioni </span><a href="mailto:off_graf_ilquadrato@mediartgm.it"><em><span style="color: black; font-family: "georgia";">off_graf_ilquadrato@mediartgm.it</span></em></a></div>
</div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5420992178537100059.post-52340060698820254472008-02-07T01:14:00.010-08:002020-10-25T01:03:02.787-07:00OFFICINA GRAFICA IL QUADRATO<div align="center"></div><div align="center"></div><div align="center"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3hv0Tkv5M-XiofoDaOOKwerwZg4uOdk2TMhF4nHi1lbsWKmC7n4Bcf47DOAPGAdA5C0YcubMqZNzKTyREyVwT-Of0x_TGIIfS5_2-5Djd-8OVO95nDMHmcoM551OvdgQk7O-YcinHrteF/s567/stamperia+di+Avella432.tif" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="567" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3hv0Tkv5M-XiofoDaOOKwerwZg4uOdk2TMhF4nHi1lbsWKmC7n4Bcf47DOAPGAdA5C0YcubMqZNzKTyREyVwT-Of0x_TGIIfS5_2-5Djd-8OVO95nDMHmcoM551OvdgQk7O-YcinHrteF/s320/stamperia+di+Avella432.tif" width="320" /></a></div><div align="center">Il Maestro Filippo Maria Patella </div><div align="center">nel "Laboratorio" calcografico</div><div align="center">di Vittorio Avella,</div><div align="center">Photo by Bruno del Monaco, 1988<br /></div><div align="center"><br /></div><br /><div align="center"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibDJ3W9w01R0L_u4VoIH4WoPZvcpnaDIX9OFiUsqvK51Zw6sz4haQ3-GFywn2wOY5cOFQbd05nQ3tPIR4AHfR-Stf70Ph1nRiJltEqdJLmn5oV8Z-E28-z3i3P9b1tuod_UMcuRkPl02ZE/s1600-h/OfficinaGrafica.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5197675781537077250" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibDJ3W9w01R0L_u4VoIH4WoPZvcpnaDIX9OFiUsqvK51Zw6sz4haQ3-GFywn2wOY5cOFQbd05nQ3tPIR4AHfR-Stf70Ph1nRiJltEqdJLmn5oV8Z-E28-z3i3P9b1tuod_UMcuRkPl02ZE/s400/OfficinaGrafica.JPG" style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center;" /></a><span style="font-family: "georgia";">Cliccare sull'immagine </span><span style="font-family: "georgia";">per ingrandirla </span></div>
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<span style="font-family: "georgia";">e rinvenire le meraviglie </span><span style="font-family: "georgia";">sparse</span></div><div align="center"><span style="font-family: "georgia";">diffusamente </span></div>
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<span style="font-family: "georgia";">nell'antro dell'alchimista calcografo</span></div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5420992178537100059.post-13361754857755141822008-02-07T00:37:00.000-08:002020-01-03T07:04:31.709-08:00TESTI - ETICA E MORALITA' NELLA GRAFICA<div align="left">
<span style="font-family: "georgia"; font-size: 130%;"><strong>ETICA E MORALITA' NELLA GRAFICA</strong></span></div>
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<span style="font-family: "georgia";">Sul numero 64 di febbraio 1989 del <em>Giornale dell’Arte</em> Gian Alvise Salamon, nell’ultima parte di un lungo articolo nella Rubrica Il punto di vista, dal titolo <em>Le «fotolito» dei dipinti: gli antichi sapevano già come far</em>e, scriveva: "Quando sulla lastra compariranno di nuovo paternità e maternità delle opere, sarà facile distinguerle dalle altre incisioni, mentre sarà molto rischioso scrivere indicazioni inesatte, in quanto diverrebbe frode in commercio perseguibile per legge. L’artista incisore, per facilitare la comprensione del pubblico, deve solo riutilizzare quei vecchi termini, «incise», «inventò», «scolpì», ecc. ormai dimenticati, e inciderli sulla lastra. La stessa cosa dovranno fare gli stampatori e gli editori. Nel mercato, gli esperti che sanno distinguere un originale da una copia, denuncerebbero immediatamente la truffa e le conseguenze per l’artista, che oggi sta sfruttando il mercato con riproduzioni eseguite con grafica-pittura, sarebbero disastrose, in quanto il suo mercato crollerebbe rapidamente... Ricordo che ogni opera d’arte deve essere accompagnata dal certificato di garanzia con la fotografia dell’opera, e si consiglia l’acquirente di leggere attentamente i certificati; se questi non sono chiari, leggibili e non indicano palesemente chi e come ha realizzato l’opera, non sono validi e l’acquisto non deve essere effettuato. Inoltre, affinché la garanzia abbia valore questa deve essere emessa da una persona responsabile, da un commerciante, dal pittore stesso o dal suo archivista e non da un privato". Nel numero 1 di <em>Grafica & Acqueforti</em> abbiamo riportato integralmente l’articolo di Salamon: la cosa ha suscitato interesse ma anche polemiche, molte delle quali improprie e inattuali. E’ necessario pertanto insistere su alcuni punti. L’artista, nel nostro caso, l’incisore, deve seguire una sua etica ben definita. Non deve certo trasformarsi in un notaio o in qualcuno che gli assomigli. Le stampe sono il prodotto del suo ingegno e della sua creatività artistica ma rappresentano anche un bene commerciabile e di conseguenza costituiscono un rischio di contraffazione o di possibili quanto facili truffe. Non parliamo poi degli eredi legali di un artista: hanno degli obblighi morali maggiori. Un esempio illuminante. Qualche anno fa circolava una cartella di incisioni con questa <em>strana</em> particolarità editoriale: nel <em>frontespizio</em> le acqueforti risultavano essere di Mario Sironi, nel <em>colophon</em> le acqueforti erano state eseguite <em>dall’opera</em> di Sironi. Che cosa era accaduto? Gli eredi di Sironi, 15 anni dopo la morte dell’artista, avevano incaricato un incisore di ricavare delle acqueforti da alcuni disegni originali. In effetti i disegni di partenza erano di Sironi, cioè <em>originali</em>, le acqueforti invece erano <em>fasulle</em> poiché erano state eseguite da un incisore anonimo, tanto poco professionale da non poter mai essere citato. Un’operazione prettamente commerciale, anche se nel frontespizio si legge "Chi, nel culto, ha sacra la memoria di Mario Sironi, ha sentito la necessità di fare conoscere aspetti grafici della sua opera imponente anche per illuminare i poliedrici aspetti di una personalità così complessa". Belle parole, corrispondenti in realtà solo al valore artistico dell’opera di Mario Sironi. Peccato, però, che dietro la facciata autorevole di Sironi, come di tantissimi altri artisti morti o ancora viventi, si nascondano spesso tutti gli elementi di una <em>truffa</em> ben preparata. Sironi non ha mai inciso o voluto incidere quelle acqueforti, contrabbandate per <em>opere tratte da</em>: una dicitura ambigua e surrettizia, perché sfrutta il nome di un grande artista. Che valore avrebbero avuto nel mercato quelle incisioni, eseguite e firmate solo dall’oscuro incisore?</span></div>
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<em><span style="font-family: "georgia";">1999 Filippo Maria Patella</span></em></div>
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<em><span style="font-family: "georgia"; font-size: 78%;">(tratto da ART GM, Anno II, Numero 2)</span></em></div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5420992178537100059.post-11491042831938016552008-01-02T07:00:00.000-08:002020-01-03T07:05:07.479-08:00TESTI - GRAFICA ORIGINALE E FALSI D'AUTORE<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuOrMRMDf1IfIc_4EKWck3XpxkKtF0umS3mLPPqtRhyphenhyphen3i9sALV-fWUCREP1OetM_sjXwM5Gxxk_aWH_05njDTVTmQqhRD8yVYERhyphenhypheni2qiGzNundyapECTtzD1bScdIlc8zjn68_qUzE7Ci/s1600/DELFI1.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5480355079830679474" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuOrMRMDf1IfIc_4EKWck3XpxkKtF0umS3mLPPqtRhyphenhyphen3i9sALV-fWUCREP1OetM_sjXwM5Gxxk_aWH_05njDTVTmQqhRD8yVYERhyphenhypheni2qiGzNundyapECTtzD1bScdIlc8zjn68_qUzE7Ci/s320/DELFI1.JPG" style="cursor: hand; display: block; height: 214px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 320px;" /></a><span style="font-family: "georgia";"><span style="font-size: 130%;"><strong>10 ANNI FA COME OGGI</strong></span></span><br />
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<span style="font-family: "georgia"; font-size: 130%;"><strong>I FALSARI IMPERVERSANO</strong></span></div>
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<span style="font-family: "georgia";">Una rivista che programmaticamente si occupa di grafica deve risolvere gli enigmi più immediati legati alla definizione dei termini tecnici in uso (anche in relazione alle dinamiche del mercato) e a tal proposito utilizzerò le parole di un esperto. </span></div>
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<span style="font-family: "georgia";">Sul numero 64 di febbraio 1989 del <em>Giornale dell’Arte</em> Gian Alvise Salamon, in un lungo articolo nella Rubrica Il punto di vista di, scriveva: <span style="color: #3366ff;">"Le</span></span><span style="color: #3366ff; font-family: "georgia";"> «fotolito» dei dipinti: gli antichi sapevano già come fare. Vari articoli sono apparsi ultimamente sul problema della distinzione tra «grafica» originale e non. Nell’incisione (termine più preciso del generico «grafica»), la copia, il falso è nato quasi contemporaneamente all’invenzione della stessa: Marcantonio Raimondi (1480-1534), copiò parecchie opere di Albrecht Dürer per la notevole richiesta del mercato di immagini del grande maestro e fu da questi denunciato; in seguito l’attività del copista e cioè dell’artigiano incisore non ebbe più termine e nel ’600 e ’700 furono eseguite innumerevoli riproduzioni di quasi tutte le opere (oli, affreschi, disegni ed incisioni) di tutti i maggiori artisti tanto che si dovettero emanare leggi a protezione degli stessi ed ovviamente dei consumatori. Su quasi tutte le incisioni comparvero i termini «inv.» «exq.» «inc.» ecc. e cioè «inventare», «scolpire» ed «incidere» seguiti dal nome dell’artista o dell’artigiano. Tali termini indicano se l’opera è originale (d’invenzione) oppure essa è solo una copia: ad esempio si legge al piede di alcune incisioni «G.B.Piranesi inv. et inc.» il che sta ad indicare che Giovanni Battista Piranesi inventò, creò ed incise personalmente la lastra ed oggi l’opera è considerata un originale (nonostante egli usasse per incidere tutti gli strumenti ed i mezzi meccanici disponibili all’epoca); oppure «Van Dyck inv. Pontius inc.» il che significa che Van Dyck inventò l’immagine da lui dipinta ad olio ma Paul Pontius incise la lastra, e la stampa ricavata da tale matrice è considerata come incisione decorativa.<br />Con l’avvento della fotografia e della riproduzione fotomeccanica l’artigiano incisore tende a scomparire od a trasformarsi in un fotoincisore; di conseguenza dalla fine dell’800 scompaiono anche le scritte al fondo del foglio sostituite da una più semplice firma a matita ed il mestiere di incisore diviene man mano sinonimo di artista; le riproduzioni, le copie, sono normalmente eseguite con processi fotografici e di conseguenza l’unico veto che viene posto dagli artisti per salvaguardare il mercato è proprio rivolto a questi processi e, nella Convenzione di Vienna del 1960, vengono approvate una serie di regole oggi non più valide; non dimentichiamoci che negli anni ’50 gli incisori più famosi, in Italia ed all’estero, sono acquafortisti come i nostri Giorgio Morandi, Giuseppe Bartolini, Felice Casorati, Marino Marini, Mario Calandri ecc. che incidono quasi esclusivamente in calcografia. </span></div>
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<span style="color: #3366ff; font-family: "georgia";">Il primo artista, incisore e grafico, che ha sovvertito le regole è stato Andy Warhol: per lui la grafica, l’incisione, la stessa pittura divengono opere seriali e il concetto stesso della sua arte è il moltiplicarsi continuo della stessa fotografia, da cui l’obbligo della fotoincisione. Il contenuto artistico (d’invenzione, di creatività) delle opere anche se fotoincise, ha trasformato le stesse in incisioni originali a pieno diritto; a conferma di ciò che il mercato internazionale le ha valutate a tale stregua, musei ed collezionisti pagano quotazioni altissime, ma non dettate da una moda, poiché gli acquirenti sono esperti operatori del settore. La teoria Warhol ha vanificato la Convenzione di Vienna del 1960 e molti artisti, avendone malinteso il significato, hanno prodotto banali fotolito delle proprie opere, insignificanti riproduzioni di disegni o di oli nati come tali. Un esempio clamoroso sono state le fotoincisioni di Renato Guttuso, inizialmente vendute come originali e solo in seguito denunciate dallo stesso come fotoincisioni. Le quotazioni delle incisioni del Maestro erano relativamente basse perché Guttuso non era un incisore, ma è chiaro che il mercato considera alla stessa stregua sia le incisioni originali che quelle in fotolito. </span></div>
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<span style="color: #3366ff; font-family: "georgia";">Veniamo agli ultimi anni. Quasi sconfitte le fotolitoriproduzioni, nasce una nuova moda dei riporti manuali: cioè rinasce l’artigiano-incisore del secolo scorso, di norma artisti mancati che prestano la loro abilità manuale al maestro affermato. La causa è da ricercarsi in una fortissima richiesta del pubblico, concentrata in pochi nomi molto pubblicizzati. Questi artisti non avendo tempo di eseguire personalmente le lastre, alquanto complicate, e pressati dagli editori cedono alle lusinghe ed inviano semplici fotocolor agli artigiani incisori che le riproducono, rinunciando anche a un minimo controllo sulla grafia dell’opera. Gli editori pagano peraltro queste riproduzioni al pari di opere originali (dalle 100.000 alle 300.000 a firma!, cioè dai 20 ai 60 milioni a tiratura); si scopre improvvisamente che Salvatore Fiume usa tecniche inusuali e che Michele Cascella, ultimamente firma fogli in bianco, accettando quindi a priori la qualità, la bontà del foglio stampato, inciso da terzi. Tale pratica era stata adottata anche da Salvador Dalì e, quando la notizia si diffuse, causò il crollo del mercato delle sue incisioni edite dopo tale data. Rimango comunque in ogni caso meravigliato dall’immane esercizio che il maestro Cascella ha dovuto fare per firmare tutti quei fogli; ad una stima attuale, i 500 fogli/anno dichiarati da Paolo Bellini mi sembrano estremamente esigui; solo oggi in commercio ne esistono circa 25.000 (almeno 2.000 gallerie e corniciai mettono in vendita mediamente 5 fogli cadauno e 300 distributori rateali o grossisti hanno come minimo 50 fogli a magazzino, ecc. ecc.); vogliamo inoltre stimare in 50.000 le opere già vendute ed appese ai muri? Anche a me sono state offerte partite di fogli con incisioni (?) di Cascella a 500 copie per volta ed a prezzi assai bassi, dalle 80.000 alle 120.000 lire cadauno. </span></div>
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<span style="color: #3366ff; font-family: "georgia";">La proposta di creare una divisione fra «grafica-incisione» e «grafica-pittura» è meritevole, potrebbe essere una soluzione, ma cancellerebbe con un colpo di spugna anche tutto quanto è stato fatto in questi ultimi anni di progresso in campo tecnologico nell’incisione, per inventare o creare nuove forme plastiche; cancellerebbe la maggior parte delle opere di incisori come Toulouse-Lautrec, Picasso, Mirò, Tàpies, Ortega, Valentini, Santomaso, Dorazio, Warhol ecc. che usano nell’incisione il colore, la materia come nuove forme di espressione artistica, ed inoltre negherebbe a quanti si accingono a studiare questa tecnica di espressione dell’arte la possibilità e la prospettiva di un vero mercato. </span></div>
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<span style="color: #3366ff; font-family: "georgia";">Lasciamo quindi queste proposte per gli antiquari, ma non per l’arte contemporanea. Mentre trovo scorretta la proposta che paragona il bozzetto di una scultura creata apposta per diventare scultura (disegnata come progetto di una scultura e sempre realizzata sotto la supervisione dell’artista, che, una volta sgrossata, ne cura personalmente la finitura) ad una riproduzione anche manuale di un olio e la mette sullo stesso piano artistico ... Le regole, le leggi esistono da molto tempo, ed è solo la disattenzione di molti operatori del mercato che ha permesso di giungere fino a questo punto, creando confusione e smarrimento nel pubblico, non certo fra gli esperti, editori, collezionisti e mercanti che sanno distinguere se un’incisione è stata eseguita dall’artista o meno; la differenza è evidente quando improvvisamente un pittore produce opere con tecniche a lui inusuali, o addirittura cambia tecnica, passando da uno stampatore all’altro. </span></div>
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<span style="color: #3366ff; font-family: "georgia";">La mano dell’artigiano incisore è inconfondibile esattamente come la mano di un pittore. </span></div>
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<span style="color: #3366ff; font-family: "georgia";">Ma i collezionisti, i musei, non sono sufficienti a mantenere da soli il mercato della grafica originale: molti nuovi collezionisti vorrebbero avvicinarsi ad esso ma si disamorano rapidamente, non riuscendo a distinguere quali siano le opere originali e non, e le opere che potranno avere valore dalle copie. Nei secoli scorsi gli artisti si erano già trovati nella situazione attuale. Quando sulla lastra compariranno di nuovo paternità e maternità delle opere, sarà facile distinguerle dalle altre incisioni, mentre sarà molto rischioso scrivere indicazioni inesatte, in quanto diverrebbe frode in commercio perseguibile per legge. </span></div>
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<span style="color: #3366ff; font-family: "georgia";">L’artista incisore, per facilitare la comprensione del pubblico, deve solo riutilizzare quei vecchi termini, "incise", "inventò", "scolpì", ecc. ormai dimenticati, e inciderli sulla lastra. </span></div>
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<span style="color: #3366ff; font-family: "georgia";">La stessa cosa dovranno fare gli stampatori e gli editori.</span></div>
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<span style="color: #3366ff; font-family: "georgia";">Nel mercato, gli esperti che sanno distinguere un originale da una copia, denuncerebbero immediatamente la truffa e le conseguenze per l’artista, che oggi sta sfruttando il mercato con riproduzioni eseguite con grafica-pittura, sarebbero disastrose, in quanto il suo mercato crollerebbe rapidamente. Oltre ad incidere i riferimenti delle opere, un’ulteriore garanzia è data dalla SIAE, Società Italiana Autori ed Editori ... La società stessa ha il compito di controllare le copie stampate, timbrarle con una numerazione progressiva ed archiviare una copia unitamente alla dichiarazione dell’artista su come è stata realizzata l’opera. Tale archivio è sempre consultabile. L’artista, di conseguenza, dovrebbe iscriversi alla SIAE che provvederà a tutelare il suo lavoro anche nella previsione, ormai non più così remota, del varo in Italia di una legge che permetterà di percepire una percentuale sull’aumento di valore delle proprie opere nel tempo, al momento in cui queste vengano rivendute (tali regole sono già operanti negli Stati Uniti, ed in alcuni Paesi Europei e da pochi mesi anche in Spagna). Con queste due operazioni (la firma delle lastre indicando i procedimenti di incisione e il controllo delle tirature da parte della SIAE), si aiuterà l’acquirente a ritrovare la fiducia e quindi a riaprire un mercato ormai asfittico. </span></div>
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<span style="color: #3366ff; font-family: "georgia";">Nel periodo di transizione, cioè per le opere ormai stampate e non ancora distribuite, occorre informare il pubblico che deve richiedere un certificato di garanzia al venditore, in cui siano specificatamente indicati: il termine di incisione originale, l’autore, se l’autore ha direttamente partecipato al processo di incisione, se le lastre sono state incise da altri, rendendolo direttamente responsabile di quanto dichiarato. Ricordo che ogni opera d’arte deve essere accompagnata dal certificato di garanzia con la fotografia dell’opera, e si consiglia l’acquirente di leggere attentamente i certificati; se questi non sono chiari, leggibili e non indicano palesemente chi e come ha realizzato l’opera, non sono validi e l’acquisto non deve essere effettuato. Inoltre, affinché la garanzia abbia valore questa deve essere emessa da una persona responsabile, da un commerciante, dal pittore stesso o dal suo archivista e non da un privato. Se il mercato della grafica si normalizza potremo avvicinarci con sicurezza al 1992 quando, con l’apertura delle frontiere in Europa, non dovremo temere l’arrivo dei mercanti europei più preparati, che già da tempo hanno differenziato la grafica originale dalla semplice riproduzione". </span></div>
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<span style="font-family: "georgia";">Il lungo articolo di Gian Alvise Salamon sul Giornale dell’Arte di 10 anni fa puntualizzava in modo sistematico tutta la problematica sulla grafica originale.</span></div>
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<span style="font-family: "georgia";">Io ricordo un fatto accaduto durante l’Expo Arte di Bari, nel 1978, quindi molti anni prima dell’articolo trascritto. Le gallerie esponevano una quantità incredibile di grafica: litografie, acqueforti e serigrafie. Per chi, come me, trascorreva intere giornate in stamperia, scattava inizialmente una specie di invidia malcelata per questi Maestri dalla produzione così feconda. Poi, con un po’ di attenta analisi del materiale offerto, potevo riprendere la mia equilibrata visione della realtà: era sgradevole pensarlo, ma tutti quei fogli - così artisticamente allestiti in fiera - erano robaccia. Di artistico non c’era nulla. E i Maestri, così ben supportati dalle efficienti gallerie del nord, erano praticamente degli impostori. Quadri ad olio si erano trasformati in acqueforti policrome con tirature da infarto. Oscuri incisori, dalla mano assolutamente diversa da quella pittorica dei Maestri committenti, avevano pazientemente copiato (nei casi migliori) le opere più decantate e commercialmente appetibili. E i nuovi ricchi degli anni ’80 acquistavano - senza badare a spese - semplici copie, icone cartacee di una mistificazione molto ben organizzata. </span></div>
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<em><span style="font-family: "georgia";">1999 Filippo Maria Patella </span></em></div>
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<em><span style="font-family: "georgia"; font-size: 78%;">(tratto da ART GM, Anno II, Numero 1)</span></em></div>
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